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Cibo Per Gatti Ecco La Classifica


giorgio

Messaggi raccomandati

http://www.animalieanimali.it/Images/Img1-42151.jpg CIBO PER GATTI ECCO LA CLASSIFICA

 

 

Indagine del settimale dei consumatori Il Salvagente. Fra reali esigenze feline, pubblicità e necessità.

 

8 settembre 2008 - Curati, coccolati, viziati. E supernutriti. I gatti italiani non si possono certo lamentare: la crisi che costringe a risparmiare su tutto, non ha minimamente sfiorato la loro ciotola. Bocconcini, patè, croccantini non mancano mai nelle case dei loro padroni che, oltretutto, nel 25% dei casi non badano a spese orientandosi verso prodotti di prima qualità. E' quanto emerge dal Rapporto Assalco (Associazione nazionale imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia) che ha fotografato i consumi degli italiani nel settore pet: nel 2007 le spese per il cibo degli animali domestici sono cresciute del 6% e hanno superato i 1.750 milioni di euro di cui, in particolare, 669 milioni sono andati per l’acquisto di alimenti per gatti. Senza contare il pet care, i prodotti per il benessere, la cura e l’igiene degli amici a quattro zampe, per il quale gli italiani hanno speso circa 420 milioni di euro. E queste cifre non sono sufficienti a dare l’idea delle attenzioni che gli italiani dedicano ai loro gatti: rimane fuori, infatti, la cospicua fetta di persone che prepara personalmente la pappa al micio di casa. Sempre di meno a dir la verità se, secondo il rapporto Assalco, il 50% delle famiglie sceglie ormai prodotti industriali già pronti.

 

Troppo generose

Cosa finisce dunque nelle ciotole dei nostri gatti? Per capire se i bocconcini e patè in commercio forniscono un giusto apporto calorico e nutrizionale abbiamo testato 15 alimenti umidi mettendone a confronto valore energetico e tenori analitici così come dichiarati nelle etichette. Il risultato più evidente è che la grande maggioranza dei cibi in scatola a prescindere dalla qualità e dal prezzo (si va da una spesa giornaliera di 2,92 euro per Sheba ai 0,39 euro di Sma Auchan e Primo prezzo Coop) è ipercalorico e fornisce un apporto eccessivo di grassi e proteine. Se a questi dati uniamo la sedentarietà dei mici da appartamento, non c’è da stupirsi che l’obesità sia uno dei mali dilaganti tra gli animali domestici: secondo il National Research Council dell’Accademia delle scienze statunitense un gatto su quattro nelle società occidentali è obeso.

Il calcolo è presto fatto. Generalmente il riferimento usato dai veterinari per determinare il giusto apporto calorico è di circa 60-70 calorie per chilo di peso dell’animale, dunque un gatto di media taglia (come quello da noi preso in considerazione) che pesa 4 Kg dovrebbe assumere circa 250 calorie al giorno. Solo il prodotto della Hill’s fornisce l’apporto calorico “perfetto”, affiancato da quello della Almo che semmai pecca al ribasso. Tutte le altre scatolette sono decisamente “superenergetiche”, con i due picchi di Sma Auchan (365 kcal) e Miglior Gatto (344 kcal).

“Il problema sta nelle dosi di pappa consigliate dai produttori - spiega il professor Afro Quarantelli, docente di Nutrizione e alimentazione animale presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Parma - 400 grammi di razione giornaliera, anche se si tratta di cibi umidi che quindi contengono un’elevata quantità di acqua, è decisamente una porzione da giganti. In genere si considera che il fabbisogno di sostanza secca è pari a 15,5 grammi per chilo di animale, quindi per un gatto di media grandezza dovrebbe essere intorno ai 62 grammi al giorno”. Con dosi del genere, dunque, nessuna meraviglia se ci sono gatti in sovrappeso.

 

E squilibrate

Il giudizio non migliora passando a valutare la presenza di proteine e grassi. Le etichette sono state messe a confronto con le tabelle nutrizionali pubblicate dal National Research Council che indica una dose giornaliera ideale di 12,5 grammi di proteine gregge e 5,5 grammi di grassi greggi. Niente di più lontano da ciò che abbiamo trovato nella scatolette analizzate. Seppur con valori decisamente superiori, ancora una volta i migliori dal punto di vista nutrizionale sono i prodotti della Hill’s e della Almo, sebbene quest’ultimo sia scarsamente equilibrato in quanto troppo ricco di proteine: addirittura il 90% del materiale secco, mentre i veterinari considerano come limite massimo il 50%. Buoni anche la Whiskas e la Petreet: entrambi sono sbilanciati sulle proteine, ma l’apporto di grassi si avvicina a quello indicato nelle tabelle di riferimento. Per il resto sono ben 6 i prodotti del campione che si meritano l’insufficienza. Oltre all’eccessivo apporto calorico, il problema è ancora una volta lo scarso equilibrio nutrizionale. Se Friskies, Miglior Gatto, Sma Auchan eccedono in grassi superando il limite consigliato di 25% sul prodotto secco, Sheba e Le Chat forniscono decisamente troppe proteine, presenti rispettivamente in percentuali del 52,6% e 51,5%.

Altro capitolo, quello degli additivi (conservanti, emulsionanti, coloranti, antiossidanti) usati nell’alimentazione animale per migliorare le caratteristiche dei mangimi, ad esempio per renderli più saporiti o più digeribili. Fermo restando che tutti quelli utilizzati hanno ricevuto l’autorizzazione dell’Unione Europea e, infatti, in etichetta compaiono indicati genericamente come “additivi CEE”, quando si sceglie il mangime per il nostro gatto sarebbe meglio preferire quelli che ne sono privi in quanto sicuramente più naturali.

Barbara Liverzani

 

 

LE ANALISI E LA VALUTAZIONE DEI CIBI PER GATTI

 

PETREET BUONO Manzo con riso Dose giornaliera: 340 gr Calorie per dose: 290,7 Spesa giornaliera: 1,52 € Proteine gregge: 11% Grassi greggi: 4,5% Additivi: No

 

KITEKAT MEDIO Con manzo Dose giornaliera: 400 gr Calorie per dose: 302,8 Spesa giornaliera: 0,80 € Proteine gregge: 7% Grassi greggi: 4,5% Additivi: Sì

 

MIGLIOR GATTO MEDIOCRE Bocconcini vitaminizzati con manzo Dose giornaliera: 400 gr Calorie per dose: 344 Spesa giornaliera: 0,58 € Proteine gregge 7,5% Grassi greggi 6% Additivi: Sì

 

SHEBA MEDIOCRE Paté finesse con manzo Dose giornaliera: 400 gr Calorie per dose: 316,8 Spesa giornaliera: 2,92 € Proteine gregge: 10% Grassi greggi: 4,5% Additivi: No

 

ALMO NATURE OTTIMO Manzo Dose giornaliera: 140 gr Calorie per dose: 210 Spesa giornaliera: 1,70 € Proteine gregge: 18% Grassi greggi: 4% Additivi: No

 

GOURMET 195 GR MEDIO Paté con pezzetti con manzo Dose giornaliera: 400 gr Calorie per dose: 298,6 Spesa giornaliera: 1,48 € Proteine gregge: 9% Grassi greggi: 4,5% Additivi: Sì

 

BOCCONCINI GS MEDIO Con manzo e verdure Dose giornaliera: 400 gr Calorie per dose: 311 Spesa giornaliera: 0,49 € Proteine gregge: 7% Grassi greggi: 4% Additivi: Sì

 

FRISKIES MEDIOCRE Patè con vitello e verdure Dose giornaliera: 400 gr Calorie per dose: 334 Spesa giornaliera: 0,89 € Proteine gregge: 9,5% Grassi greggi: 5,5% Additivi: Sì

 

WHISKAS BUONO Paté con manzo e carote Dose giornaliera: 400 gr Calorie per dose: 289,8 Spesa giornaliera: 1,50 € Proteine gregge: 10% Grassi greggi: 3,5% Additivi: Sì

 

COOP MEDIO Bocconcini con manzo, coniglio e verdure Dose giornaliera: 400 gr Calorie per dose: 329,4 Spesa giornaliera: 0,59 € Proteine gregge: 7% Grassi greggi: 4,5% Additivi: No

 

LE CHAT MEDIOCRE Paté Ricco con vitello Dose giornaliera: 400 gr Calorie per dose: 316,8 Spesa giornaliera: 1 € Proteine gregge: 9,8% Grassi greggi: 4,5% Additivi: No

 

FELIX MEDIO Aspic con manzo Dose giornaliera: 400 gr Calorie per dose: 303 Spesa giornaliera: 1,36 € Proteine gregge: 9% Grassi greggi: 5% Additivi: Sì

 

SMA AUCHAN MEDIOCRE Bocconcini con manzo Dose giornaliera: 400 gr Calorie per dose: 365 Spesa giornaliera: 0,39 € Proteine gregge: 7,5% Grassi greggi: 6% Additivi: Sì

 

BOCCONCINI CON VITELLO MEDIOCRE Primo Prezzo Coop Dose giornaliera: 400 gr Calorie per dose: 324 Spesa giornaliera: 0,39 € Proteine gregge: 8% Grassi greggi: 5% Additivi: Sì

 

HILL’S OTTIMO Delizia di manzo Dose giornaliera: 234 gr Calorie per dose: 244 Spesa giornaliera: 2,70 € Proteine gregge: 9,4% Grassi greggi: 5,5% Additivi: No

 

 

INTERVISTA A PIERPAOLO MUSSA, nutrizionista della Società italiana di alimentazione e nutrizione animale

Quando si parla di gatti, l'immagine evocata è quella di un animale agile e scattante, dal corpo sinuoso e snello, capace di acrobazie e giochi di equilibrio con una leggerezza impressionante. Il gatto domestico spesso si allontana da questo ritratto e non è raro osservare gattoni che portano pesantemente a spasso 10-15 chili di grasso. La “colpa”, per lo più involontaria, è dei padroni che tendono a umanizzare il micio di casa e, così come si fa con i bambini, esagerano con il cibo e gli somministrano ogni sorta di leccornia. I produttori di bocconcini e patè non aiutano le oltre sette milioni (secondo l’ultima stima del ministero della Salute) di famiglie che hanno accolto in casa un gatto, consigliando dosi quantomeno esagerate di pappa. Il rischio, dunque, è di trovarci tutti con mici ciccioni? Lo abbiamo chiesto al professor Pierpaolo Mussa nutrizionista della Siana (Società italiana di alimentazione e nutrizione animale). “Se le calorie debordano di molto dai valori di riferimento il rischio obesità esiste - conferma il professore - purtroppo trattandosi di un male ‘subdolo’, come malattia è decisamente sottostimata ed è molto difficile far accettare ai padroni l’idea di mettere a dieta il loro gatto”.

 

In Italia che dimensioni ha il fenomeno? I dati al riguardo sono molto disomogenei proprio perché si tratta di una malattia che spesso non viene diagnosticata, comunque circa il 15-20% dei gatti cittadini è obeso. E l’obesità è madre di molti altri mali come il diabete, problemi al cuore, al fegato, ai reni oltreché alle articolazioni con il sopraggiungere dell’artrosi.

 

Le aziende che producono mangimi per gatti hanno delle responsabilità?

Certamente consigliare come dose giornaliera 400 grammi di pappa è troppo. Per un gatto che vive in casa, magari sterilizzato, che quindi si muove poco o niente, 200-250 grammi di pappa umida vanno più che bene. Lo stesso discorso vale per le calorie: basta considerare che a una gatta in gestazione ne occorrono circa 330. Per un gatto normale e sedentario, tipo il persiano, vale la proporzione 60 kcal per kg di peso. Naturalmente è impossibile dare dei numeri fissi, la necessità energetica varia a seconda della razza e del tipo di vita: il rapporto sale a 80 kcal per kg nel caso di una gatto molto dinamico, tipo il siamese, e con la possibilità di uscire all’esterno.

 

Anche i livelli di proteine e grassi delle scatolette sono risultati molto superiori alle tabelle nutrizionali di riferimento.

Va ricordato che il gatto è carnivoro per cui non ci sono mai “troppe proteine”, piuttosto è preoccupante quando si scende sotto il livello minimo consigliato che, secondo la tabella fornita dalla Fediaf (European Pet Food Industry), è pari al 25% della materia secca. Detto questo un alimento troppo sbilanciato con proteine e basta, non va bene. Almeno non da solo. Il gatto ha bisogno di vitamine, sali minerali, calcio e di una fornitura minima, pari a circa l’1%, di acidi insaturi come l’acido linoleico, presente nel pesce e nell’olio di semi, e l’acido arachidonico.

 

Meglio i croccantini o i bocconcini?

Non c’è un migliore in senso assoluto. Il cibo umido ha dalla sua il vantaggio di contenere l’acqua e fornire così l’apporto di liquido necessario. Entrambi comunque dal punto di vista nutrizionale sono sufficientemente equilibrati.

 

Le pappe fatte in casa non sono più sicure?

La dieta casalinga è a rischio perchè è difficile che dentro ci sia tutto quello di cui il gatto necessita. In pochi sanno per esempio che nella ciotola del nostro micio è bene aggiungere l’olio di fegato di merluzzo, il lievito di birra, nonché cuocere le ossa che forniscono calcio e fosforo. Anche la pelle degli animali fa bene in quanto ha una funzione simile a quella della fibra. Per garantire un’alimentazione il più possibile completa dovremmo, insomma, imitare il comportamento del gatto selvatico che della sua preda si mangia tutto. Importantissimo anche il pesce, ben digeribile e fornitore di acidi grassi insaturi che sono precursori di ormoni: il loro effetto è visibile nel pelo del nostro amico a quattro zampe, che appare più lucido e setoso.

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Mah, per me l'importante è variare, ma variare TUTTO.

Al mio gatto do Eukanuba e Hill's, alternando secco e scatolette.

In più mia mamma gli da spesso pesce, riso e carni bianche.

Lui, dato che sta sia in casa che in giardino, integra con lucertole e uccellini....

Mi pare che la dieta vada bene..... http://www.tartaportal.it/4920-ecco-il-mio-ciccione.html

 

PS: ora ha quasi 6 anni, pesa 7,8 kg.....

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Mah, per me l'importante è variare, ma variare TUTTO.

Al mio gatto do Eukanuba e Hill's, alternando secco e scatolette.

In più mia mamma gli da spesso pesce, riso e carni bianche.

Lui, dato che sta sia in casa che in giardino, integra con lucertole e uccellini....

Mi pare che la dieta vada bene..... http://www.tartaportal.it/4920-ecco-il-mio-ciccione.html

 

PS: ora ha quasi 6 anni, pesa 7,8 kg.....

 

ma è bellissimo :) complimenti

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  • 7 mesi dopo...
  • 4 mesi dopo...
Mah, per me l'importante è variare, ma variare TUTTO.

Al mio gatto do Eukanuba e Hill's, alternando secco e scatolette.

In più mia mamma gli da spesso pesce, riso e carni bianche.

Lui, dato che sta sia in casa che in giardino, integra con lucertole e uccellini....

Mi pare che la dieta vada bene..... http://www.tartaportal.it/4920-ecco-il-mio-ciccione.html

 

PS: ora ha quasi 6 anni, pesa 7,8 kg.....

 

Complimenti hai un gatto bellissimo!!!!

 

Per quanto riguarda il post....alle mie micie vario sempre, Royal canine o Purina o Hills.

Come scatolette o petret o gourmet.

Con l'almo, mi trovo malissimo, con i croccantini, gli fanno male a tutte le gatte che ho!

Solo le scatolette gustano ma non tutte.

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  • 4 mesi dopo...

Manca la valutazione della Purina, strano.

Io compro Purina e whiskas,

per lo più per problemi di liquidità,

non posso comprare Hill's a 7 gatti, onestamente.

 

C'è anche da aggiungere, però,che queste marche sarebbero da valutare anche in termini "animalistici", infatti purtroppo sono quasi tutte marche che utilizzano massivamente la sperimentazione e la vivisezione sugli animali...

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